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Supporto Psicologico e Benessere Familiare

Episodio durante una sessione TMA: minore autistico colpito dal padre per un comportamento oppositivo

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Episodio durante una sessione TMA: minore autistico colpito dal padre per un comportamento oppositivo

Il fatto riaccende l’attenzione sull’importanza del supporto psicologico e formativo ai caregiver di minori con disturbi del neurosviluppo.

Durante una recente sessione di Terapia Multisistemica in Acqua (TMA) presso una struttura abilitata, si è verificato un episodio che ha suscitato preoccupazione tra gli operatori e gli astanti. Un bambino di 10 anni, affetto da disturbo dello spettro autistico, si trovava in compagnia del padre per prendere parte alla consueta attività terapeutica in piscina.

Nel momento antecedente l’ingresso in acqua, il padre ha richiesto al figlio di indossare le ciabattine. Il minore, tuttavia, non ha risposto verbalmente né gestualmente alla sollecitazione, mostrando un atteggiamento di blocco tipico di alcune condizioni dello spettro. In seguito a questo mancato riscontro, il genitore – in evidente stato di esasperazione – ha reagito con uno schiaffo di una certa intensità, colpendo il bambino davanti a testimoni.

L’episodio, pur nella sua gravità, evidenzia la necessità di porre con maggiore urgenza l’attenzione pubblica e istituzionale sulle condizioni di vulnerabilità delle famiglie che gestiscono quotidianamente bambini con bisogni speciali. La gestione dello stress, il carico emotivo costante e la mancanza di una rete di supporto psicologico e sociale possono portare a reazioni impulsive, che non possono e non devono essere giustificate, ma che devono essere comprese nella loro complessità per poter essere prevenute.

Il personale specializzato presente ha garantito l’immediata tutela del minore, accompagnandolo nella prosecuzione dell’attività in un ambiente rassicurante e protetto. L’evento è stato segnalato secondo le procedure previste, al fine di garantire un adeguato monitoraggio della situazione familiare e valutare l’eventuale necessità di interventi di sostegno.

Questo episodio conferma l’urgenza di rafforzare i percorsi di formazione per i caregiver, con particolare attenzione alla gestione delle emozioni, alla comunicazione aumentativa alternativa (CAA) e alle strategie comportamentali non coercitive. Parallelamente, si rende necessario un potenziamento dei servizi territoriali di supporto alle famiglie, affinché situazioni di disagio non degenerino in atti lesivi della dignità e dell’integrità del minore.

In un contesto delicato come quello dell’autismo, ogni gesto deve essere guidato dalla consapevolezza, dalla preparazione e dal rispetto. La tutela del minore, in tutte le sue forme, resta un dovere inderogabile per ogni adulto coinvolto nel percorso di crescita e cura.